L’Hellas ce l’ha fatta a vincere una partita chiave contro una diretta concorrente per la salvezza. Vittoria che frutta 3 punti e porta il Verona a 31 punti, allontanandosi dalla zona rossa. Una vittoria fondamentale. Un pareggio sarebbe servito a poco. E questo lo sapevano soprattutto i giocatori, che sono scesi in campo con un nervosismo che ha impedito loro di fare il gioco che serviva, lasciando agli ospiti l’iniziativa per tutto imprimo tempo e anche oltre.
L’Udinese ha avuto diverse occasioni e ha fatto la partita. I gialloblù erano bloccati e le uniche azioni erano quelle che impostavano sulle fasce Kabal e Centonze, entrambi più inclini alle azioni offensive che alla difesa vera e propria. Magnani e Coppola in posizione centrale hanno retto l’urto di un attacco forte, soprattutto foscamente. Serdar ha dominate nella mediana. Invece nella fase di costruzione il centrocampo è mancato ed al trio Lazovic, Noslin e Folorunsho non sono arrivate alle spendibili più di tanto.
L’Hellas nel 2° tempo cambia atteggiamento
Ma poi nella ripresa l’Hellas ha cambiato atteggiamento, anche grazie ai cambi. Soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, con l’inserimento a centrocampo di Duda e Suslov che hanno consentito di arretrare Folorunsho per rinforzare la mediana. Folorunsho che ha preso 2 pali ed ha dimostrato ancora una volta di essere importante per la squadra.
Ma il botto lo ha fatto il pescantinese Diego Coppolaall’ultimo minuto dei 3 minuti di recupero su corner battuto da Duda raccogliendo di testa la palla e buttandola in rete. Un premio per come si è battuto per tutta la partita difendendo con grinta e mettendocela tutta. E proprio per questo si merita il titolo di migliore in campo.