Rottura nella maggioranza di Tommasi. Michele Bertucco, assessore al Bilancio e al Patrimonio e Jessica Cugini, consigliere comunale, entrambi della lista ‘in Comune per Verona’ e Luca Perini, segretario provinciale di Sinistra Italiana, hanno diffuso un documento nel quale prendono le distanze e criticano la posizione dell’amministrazione sulle scelte urbanistiche alla Marangona.
Gli esponenti dell’ala più di sinistra della coalizione del sindaco contestano la linea sua e dell’assessore all’Urbanistica Bissoli per quel che riguardai PAQE (Piano d’Aera Quadrante Europa).
L’ala sinistra attacca alla Marangona
In vista della firma dell’accordo di programma da parte di Comune, Provincia e Consorzio Zai che porterebbe alla cementificazione della Marangona, un’area agricola di un milione e mezzo di metri quadri, chiedono al sindaco un incontro nel quale lo inviteranno a ripensarci per discutere del problema con la città.
“Cemento – sostengono i rappresentanti della sinistra- significa impermeabilizzazione del terreno, e dunque una maggiore vulnerabilità rispetto agli eventi atmosferici sempre più estremi che caratterizzano il nostro presente e il nostro futuro. Ignorarlo sarebbe colpevole: qualunque progetto e qualunque discussione sulla Città devono partire dal bilancio ambientale delle scelte che si intendono compiere”. E polemizzano aggiungendo che “nell‘unico dei cinque settori in cui è suddivisa l’area della Marangona nel quale si può da subito operare, corte Alberti, saranno realizzati magazzini tradizionali. Altro che innovazione!”
Una spaccatura non da poco all’interno del centrosinistra. Sarà adesso da vedere quale posizione prenderà il Partito Democratico che di questa maggioranza è il partito di riferimento e che perciò non può esimersi dall’esercitarne il ruolo.
Finita la luna di miele fra Tommasi e la città
Non è durata molto la luna di miele fra la città e la giunta Tommasi. A pochi mesi dalla sua vittoria sul centrodestra diviso, erano già emerse delle perplessità sulla capacità di amministrare da parte dei nuovi inquilini di Palazzo Barbieri. A mano a mano che passano i mesi –il 29 giugno saranno 2 anni dalla sua elezione- è palpabile il rapido declino della sua popolarità e del suo consenso. Il sindaco viene percepito evanescente e privo di quella leadership necessaria per guidare una città come Verona. Anche il Consiglio Comunale lavoro a ritmo ridotto occupandosi per di più di quisquilie.
E fa incazzare la gente che invece di fare la manutenzione delle strade, che sono piene di buche, l’amministrazione si trastulla dipingendole con la segnaletica orizzontale di piste ciclabili che finiscono nel nulla e che sono sempre deserte. Adesso iniziano anche i problemi interni alla maggioranza. Quella di Tommasi appare sempre più un’amministrazione a termine.