Masi Agricola diventa benefit e cambia la governance: oggi l’assemblea straordinaria dei soci (in presenza alla Tenuta Serego Alighieri, con una partecipazione di oltre il 94,756% del capitale sociale, ha approvato il cambio di passo proposto dalla famiglia Boscaini e osteggiato dal socio di minoranza Renzo Rosso.
Ha votato a favore l’84,748% del capitale sociale, a fronte dell’89,439% delle azioni rappresentate in Assemblea. Viene così adottato lo status di società benefit e la modifica dell’art. 3 dello Statuto al fine di integrare l’oggetto sociale con ulteriori attività aventi finalità di beneficio comune.
Sempre a larga maggioranza – l’ 84,385% del capitale sociale di Masi (89,055% delle azioni rappresentate in Assemblea) – è stato introdotto un modello di amministrazione e controllo monistico, sistema che risulta più funzionale in quanto caratterizzato dalla coincidenza delle funzioni di amministrazioni e controllo in un unico organo, da una semplificazione della struttura organizzativa, degli iter decisionali e di monitoraggio e dei relativi flussi informativi, nonché da una maggior efficienza della gestione e dei controlli.
Cambia anche il sistema di voto per i consiglieri d’amministrazione: d’ora in poi non ci saranno più liste bloccate, ma la presentazione – da parte dei soci che, da soli o insieme ad altri azionisti, siano complessivamente titolari di azioni rappresentanti almeno il 7,5% o del consiglio di amministrazione uscente – di proposte di candidati, su ciascuna delle quali – ossia su ogni singolo candidato proposto – l’Assemblea procede a esprimere il proprio voto.
Le delibere assunte in data odierna dall’Assemblea si inseriscono nel Progetto di sostenibilità “Masi Green Governance” che si articola in tre aree: Environmental – Sostenibilità ambientale, Social – Sostenibilità sociale e Governance – Sostenibilità del governo societario.
Quanto, infine, alla “Sostenibilità del governo societario”, la Società ha avviato da tempo un percorso di costruzione di una governance sostenibile in linea con i migliori standard di mercato tramite: adozione del Codice Etico di Masi e del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 e l’istituzione del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità.
Gli azionisti non intenzionati a seguire questo percorso di Masi Agricola hanno tempo 15 giorni di calendario per esercitare il diritto di recesso al prezzo determinato dal CDA in 4,48€/azione con la salvaguardia della condizione sospensiva se i recessi supereranno la soglia di 200.000€.
Masi Agricola, la Borsa recupera
Il valore di recesso fissato dal CDA è però ampiamente più basso del valore di mercato: il titolo ha aperto oggi a 5,48€/azioni e a metà giornata fluttuava attorno a 5,42 ben lontano dal minimo dell’anno (4,69€ registrato a inizio gennaio) ed il recupero dal 5,38€ fissati venerdì scorso, quando il titolo aveva lasciato l’1,82%. La Borsa sembra credere nelle potenzialità dei vini premium e in una governance senza attriti che l’assemblea di oggi potrebbe aver contribuito a ricreare.