“Mi dispiace constatare che il titolo fatto da L’Arena faccia sembrare che tra gli ambientalisti e la politica urbanistica della giunta si sia trovato un sostanziale accordo, convergendo sull’impossibilità di modificare le scelte del PAQE, Piano d’Area Quadrante Europa”, dice Giorgio Massignan, architetto, già assessore all’Urbanistica del Comune di Verona e coordinatore di Verona Polis, l’osservatorio territoriale indipendente che raccoglie esperti e anche semplici cittadini interessati al futuro della città.
“L’assessora all’Urbanistica Bissoli– osserva- ha sfruttato abilmente il comunicato delle tre associazioni (WWF, Legambiente e Italia Nostra) che è ambiguo, poco efficace e troppo diplomatico”.
“E’ un’affermazione non corretta – continua-. Infatti è possibile modificare il piano regionale, basandosi sui cambiamenti socio-economici avvenuti dal momento in cui era stato redatto a oggi. La trasformazione della ZAI che ha provocato l’attuale alto numero di aree industriali dismesse da ristrutturare, la necessità di non consumare altro suolo verde e la presenza di molti centri logistici in progetto e già realizzati nelle aree limitrofe alla Marangona, sono argomenti da utilizzare per le possibili modifiche del PAQE”.
“Non si comprende quindi la fretta dell’assessora di intervenire in quell’ultima zona agricola di Verona sud”. E allargando il discorso aggiunge, “con questa logica è lecito chiedersi cosa succederà al Nassar di Parona, altra zona edificabile secondo il PAQE, ma localizzata di fronte all’Adige e definita, in parte, esondabile”.
Ma la critica di Massignan investe globalmente il modo di fare politica dell’amministrazione Tommasi, che contrariamente a quando dichiarato in campagna elettorale per accaparrarsi voti, una volta a Palazzo Barbieri gestisce le scelte sul futuro di Verona senza una vera partecipazione e il coinvolgimento della città.
“Altro che Urbanistica partecipata. Tutto viene deciso all’interno delle segrete stanze del potere. Non succedeva così neanche con la giunta Sboarina dato che con l’assessore Segala c’era una certa interlocuzione!”
PAQE. Fibrillazioni nella maggioranza
Ed anche all’interno della maggioranza di Tommasi cominciano a manifestarsi delle fibrillazioni. E delle critiche nei confronti del metodo di prendere le decisioni. E lo stesso vale per molti che solo 2 anni fa avevano votato Tommasi sindaco.
“Personalmente -conclude Massignan- ritengo giusto, per il bene della nostra città, proseguire con le nostre proposte, e non evitare le contestazioni ad un modo di pianificare che poco si discosta da quello delle amministrazioni precedenti. È un nostro preciso dovere tentare di evitare l’ennesimo sfregio al nostro povero ambiente”.