Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sarà a Verona nelle prossime settimane per un confronto in Prefettura con l’Amministrazione e tutte le Forze dell’ordine nell’ambito del Comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblica.
Questo l’impegno assunto dopo l’incontro di questa mattina al Viminale nel quale il sindaco Tommasi ha consegnato la lettera con la richiesta sottoscritta da tutti i 98 Comuni della provincia di prevedere il distacco presso la Procura della Repubblica di Verona di un magistrato della Direzione Distrettuale Anti Mafia (D.D.A.) della Procura della Repubblica presso il tribunale di Venezia e l’istituzione di una sezione operativa della Direzione Investigativa Antimafia. Strumenti ritenuti necessari e fondamentali per combattere la mafia e la criminalità organizzata, una necessità avvertita ormai da anni e confermata dalle relazioni e dai dati della Direzione investigativa antimafia, e per la quale l’Amministrazione si è mossa fin da subito coinvolgendo tutti i Comuni della Provincia per un’azione corale e condivisa.
A conoscenza della situazione scaligera, il ministro Piantedosi ha accolto con attenzione le istanze dei Comuni veronesi, che nei mesi scorsi hanno risposto in maniera compatta all’appello del Comune di Verona affermando all’unanimità che il diritto alla legalità non ha colore politico, perché la legalità è un diritto fondamentale dei cittadini, e chiunque è al governo di una comunità sa che assicurarne il rispetto è un suo compito.
Insieme al sindaco Tommasi c’erano l’assessora alla Sicurezza, Legalità e Trasparenza Stefania Zivelonghi, il presidente della Provincia Flavio Massimo Pasini e il coordinatore dei Sindaci della Provincia di Verona per Avviso Pubblico Daniele Zivelonghi e in collegamento il coordinatore nazionale dell’associazione Avviso Pubblico Pierpaolo Romani.
“Nel sottolineare il proficuo rapporto di collaborazione tra forze di polizia, carabinieri, finanza, prefettura abbiamo ringraziato per l’attenzione e la sensibilità – spiega il sindaco Damiano Tommasi-. Il Ministro si è infatti dimostrato attento ai nostri territori e consapevole delle esigenze che abbiamo rappresentato. Nelle prossime settimane ci sarà occasione di rivederci a Verona per proseguire il dialogo e per intraprendere percorsi che possano rafforzare i presidi di legalità sui nostri territori”.
“E’ stato un incontro positivo che si è svolto in un clima di reciproco ascolto – afferma l’assessora Zivelonghi. Le istanze di Verona sono state rappresentate e il Ministro, riconoscendo le ragioni della nostra richiesta, ha confortato circa l’attenzione del Ministero nei confronti del nostro territorio. L’impegno di una sua prossima visita a Verona per un confronto diretto in sede di Comitato Provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico lo conferma.
Contiamo ora di avere l’opportunità di rappresentare quanto prima anche al Ministro Nordio la richiesta di uno stabile presidio contro la criminalità organizzata. Forti della condivisione della totalità dei Comuni della Provincia veronese proseguiremo con determinazione in ogni possibile azione di tutela della nostra economia e dei nostri cittadini”.
“Un’economia forte, come quella veronese, ha risvegliato e può ancora risvegliare gli appetiti della criminalità organizzata – afferma il Presidente della Provincia di Verona, Flavio Pasini –. Tutti noi sindaci ne siamo consapevoli e intendiamo sostenere uniti ogni iniziativa che, come questa, possa prevenire infiltrazioni e distorsioni del mercato ai danni dello Stato, dei cittadini e delle aziende scaligere. Ringrazio il Ministro per la grande disponibilità dimostrata oggi e per il rafforzamento delle istituzioni deputate al controllo del nostro territorio. Ringrazio anche il Prefetto e le forze dell’ordine per il monitoraggio attento e continuo che portano avanti comune per comune.
Turismo, logistica, opere, servizi e aziende: teniamo alta l’attenzione affinché la ricchezza economica e sociale prodotta nel veronese venga costantemente protetta rispetto ad interessi di persone e organizzazioni criminali”.