(di Edoardo Cavalli) In attesa di un autunno ricco di grandi titoli e capolavori inediti – 28 le alzate di sipario fra ottobre e dicembre – sono stati svelati i primi dettagli della Stagione Artistica 2024 al Teatro Filarmonico per abbonamenti e carnet.
Il programma del Teatro Filarmonico
La Stagione d’Opera 2024 vedrà 5 titoli lirici, cui si aggiungerà, per la prima volta dopo nove anni, un sesto appuntamento con il ritorno del Balletto al Teatro Filarmonico: a gennaio debutterà Il Flauto magicodel genio di Salisburgo in una nuova coproduzione, in sinergia con la rassegna Mozart a Verona che coinvolge tutta la città, quindi a febbraio la raffinata La Rondine proseguirà l’omaggio a Puccini nel centenario della sua scomparsa, autore del quale Fondazione Arena dedica da tempo attenzione ai titoli meno frequentati.
Nel mese di marzo, per la prima volta nei cartelloni del Filarmonico, compare il capolavoro poco conosciuto Il Campiello, la più compiuta delle commedie goldoniane firmate dal veneziano Ermano Wolf-Ferrari.
Dopo il Festival estivo è la volta di un’altra prima veronese: Stiffelio di Verdi, gemma sperimentale, coraggiosa e già matura, troppo poco rappresentata. In novembre va in scena un titolo invece universalmente noto ma raramente eseguito a Verona: La Cenerentola di Rossini, prima del più classico dei balletti, Il Lago dei cigni di Čajkovskij, in programma a dicembre.
Sono ben dieci invece gli appuntamenti della nuova Stagione sinfonica, che inizia a febbraio con un programma interamente dedicato a Bruckner (Quarta sinfonia “Romantica” e Te Deum), prosegue con un concerto pasquale con solisti, coro e orchestra (Stabat Mater di Rossini), e si allarga nella ricca primavera sinfonica con l’integrale delle sinfonie e dei concerti di Brahms in quattro appuntamenti, intervallati da un altro cimento corale: la prima esecuzione italiana dell’eclettico Requiem di Lloyd Webber, maestro noto per aver firmato i più popolari musical degli ultimi cinquant’anni.
Maggio è suggellato da un concerto tutto-Strauss, proseguendo un altro percorso artistico degli ultimi anni di Fondazione Arena. Due concerti completano la stagione in autunno: uno è dedicato alle formazioni cameristiche da Wagner al jazz, infine torna l’orchestra sinfonica classica con Mahler e la sua “celestiale” Quarta sinfonia.