(di Stefano Tenedini) “Dare vita a un progetto finalmente davvero concreto e condiviso da tutti, con l’obiettivo di costruire un futuro di crescita sostenibile e innovativa per Verona e provincia che attragga nuovi abitanti e che rilanci l’economia e le imprese con una visione strategica in ogni ambito di azione”.
Carlo Trestini, presidente di ANCE Verona, ha scelto di dedicare l’assemblea 2024 dei costruttori veronesi all’ambizioso progetto promosso insieme a Confindustria Verona. “Un’idea di sviluppo”, spiega come rappresentante del settore edilizio, e quindi con un ruolo cruciale in questo processo, “che non guardi solo alla crescita ma alle infrastrutture, alla sostenibilità ambientale, alla proiezione internazionale, a istruzione e competitività, agli impatti sociali e al welfare”.
Dopo la fine degli incentivi lo sviluppo ripartirà dall’efficienza energetica
Il settore delle costruzioni è un punto di forza di questa rifondazione del territorio, centrale per l’economia locale contribuendo in modo rilevante al PIL e alla crescita di valore, oltre a sostenere il lavoro e l’innovazione tecnologica. Dopo gli incrementi del 2022, trainati dagli incentivi per ristrutturazioni ed efficienza energetica degli edifici, il 2023 ha scontato una frenata per l’aumento delle materie prime e il calo degli investimenti. La medesima contrazione è prevista anche per il 2024: -4,3% gli investimenti stimati e -21.3% le manutenzioni. Nonostante le sfide globali però Verona tiene: il PIL pro-capite 2023 ha sfiorato i 35 mila euro (+0,8%), dato superiore alla media nazionale (sotto i 30 mila euro) e a quella veneta (a quota 34 mila).
Il tasso di occupazione 2023 a Verona è stato del 71,9%, con 435 mila occupati e un tasso di disoccupazione in calo al 3,1% (Veneto 4,3% e Italia 7,8%). Al valore aggiunto dell’economia veronese 2023 (32,3 miliardi, un +0.8% sul 2022), il settore delle costruzioni ha contribuito con quasi 1,7 miliardi, il 5,2% del totale. A proposito di Investimenti, le proiezioni per il settore delle costruzioni mostrano un crescente peso delle direttive green e della sostenibilità ambientale, che adottano pratiche e materiali eco-compatibili per ridurre le emissioni e migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Questo quadro normativo europeo avrà un significativo impatto su Verona, il cui patrimonio edilizio è molto datato, con numerosi edifici catalogati nelle classi energetiche più basse. Gli interventi di riqualificazione energetica (isolamento termico, infissi, impiantistica) creeranno opportunità per le imprese e influenzeranno i valori immobiliari: si stima infatti che almeno il 70% degli immobili dovrà essere riqualificato entro il 2050. Si arriva così a valutare per gli edifici residenziali della provincia di Verona un potenziale di investimenti in otto anni (dal 2025 al 2033) pari ad almeno 16 miliardi.
Anticipando i temi della tavola rotonda che ha integrato l’assemblea (a questo link a un altro articolo de L’Adige i dettagli del dibattito), Trestini ha poi ripercorso i punti chiave di Verona 2040, partendo dall’analisi delle dinamiche produttive, delle infrastrutture esistenti e della capacità demografica per definire punti di forza e vulnerabilità del territorio. “Condiviso con politici e amministratori, categorie e stakeholder del sistema Verona, il progetto ha l’obiettivo di definire e pianificare interventi mirati e coordinati che rispondano con efficacia alle esigenze attuali e future. Il dialogo con tutti gli interlocutori”, ha detto Trestini, “ha rafforzato la nostra convinzione che questa pianificazione strategica non debba essere un obiettivo isolato ma un processo partecipato in grado di trasformare le ambizioni in una realtà e dare vita a un futuro prospero per la città e la provincia”.
Ora vanno studiate le modalità operative con cui dare concretezza alle visioni. ANCE Verona propone tavoli di lavoro per area tematica, facilitando un approccio focalizzato e specialistico alle diverse sfide. Verona 2040 appare comunque un’opportunità unica per sperimentare le nuove forme di pianificazione e di gestione del territorio, che possano fare da esempio per l’intera regione. La speranza è che Verona non sia solo una città in cui vivere, ma un esempio di come le città del futuro dovrebbero evolversi.
“Uno sviluppo guidato da un modello di sostenibilità avanzato, in grado non solo di mitigare i rischi ambientali ma anche di prevenire future criticità. Il nostro impegno”, ha aggiunto Trestini, “è per un piano strategico che delinei il futuro di Verona e della sua provincia, integrando progetti all’altezza degli standard e delle direttive europee. Possiamo arrivare a questo traguardo attraverso una sinergia operativa tra le risorse pubbliche e private, essenziale per rivitalizzare il territorio e affrontare efficacemente le sfide di oggi e di domani”.
Nell’ultima parte della relazione Trestini ha sottolineato come ANCE Verona si stia dedicando all’innovazione delle aziende sotto il profilo delle tecnologie costruttive e della digitalizzazione del processo, fornendo loro strumenti per integrare direzione dei cantieri, pratiche sostenibili e gestione etica. “Il nostro impegno va oltre la semplice costruzione: stiamo elevando la cultura del costruire con la conoscenza e l’innovazione”, ha detto. La formazione attraverso seminari e workshop è un ulteriore supporto per adottare le migliori pratiche, sia tecniche che di gestione ambientale, sociale e di governance: a questo link un quadro dei servizi mirati a sviluppare le competenze delle imprese. In fase di test un metodo per gestire il processo nei cantieri che migliori la produttività. “A breve alcune imprese campione lo adotteranno, poi saremo pronti a diffonderlo a tutte le aziende grandi e piccole che vorranno aderire”, ha aggiunto Trestini.
L’ultimo pensiero il presidente di ANCE Verona lo riserva ai giovani, che vengono supportati negli investimenti e diffondo nelle loro aziende la gestione del processo. E per loro è stato organizzato un corso appunto per il coordinamento e la gestione del processo edile, sia progettuale che esecutivo. “Siamo convinti che i giovani siano il futuro, e il ruolo della nostra associazione è dare anche e soprattutto a loro gli strumenti per crescere e diventare più competitivi nel settore. E sono orgoglioso di ANCE Verona, un’associazione viva che continua a crescere e si impegna a fornire strumenti e conoscenze. L’obiettivo”, ha concluso Trestini, “è raccogliere le sfide future da una posizione di vantaggio rispetto al mercato”.