Nuovi criteri ed interventi assistenziali per la terza età. La Legge 23 marzo 2023 N.33 e il suo progetto sperimentale partono da Verona con il convegno del prossimo 16 settembre al Circolo Ufficiali di Castelvecchio.
Il progetto, presentato questa mattina a Castelvecchio, è appoggiato dall’ULSS 9 Scaligera, dal Comune di Verona e dalla Pontificia Accademia per la Vita, insieme all’Associazione Spazio Tempo, alla Fondazione L’Ancora, alla Comunità di S. Egidio e l’Associazione Adhoc (ad onorem Chiarenzi).
La Legge Delega e gli obiettivi per il sostegno della terza età
La legge Delega per gli anziani è una delle riforme previste dal PNRR e si completa attraverso l’approvazione entro gennaio 2024 dei decreti legislativi delegati. Tra i vari obiettivi anche la creazione di una specifica governance nazionale delle politiche in favore della popolazione anziana con il compito di coordinare gli interventi oltre che la promozione di misure a favore dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale.
L’importante novità riguarda invece l’introduzione, in via sperimentale e progressiva, per le persone anziane non autosufficienti che ne faranno richiesta, di una prestazione universale graduata secondo lo specifico bisogno assistenziale del beneficiario. Questa comprenderà servizi alla persona, come servizi socioassistenziali domiciliari e di comunità, ed erogazioni monetarie.
Durante la presentazione del convegno è intervenuto anche il Consigliere Regionale Paolo Borchia. “Le statistiche ci dicono che la popolazione sta invecchiando e, di conseguenza, a questo cambiamento della società bisogna dare risposte diverse a livello di gestione. E bisogna anche fare dei ragionamenti sul tema di calo della natalità perché il fatto che l’età media diventi sempre più alta fa sì che il sistema sanitario venga sottoposto a nuove sfide e venga messo sotto nuove pressione. Da questo punto di vista la politica deve essere veloce per intercettare il problema e dare risposte migliori”.
Presente questa mattina anche Don Gianni Naletto dell’Ufficio di Pastorale della Salute della Diocesi di Verona. “La bellezza di questa iniziativa il fatto che vuole contestare una cultura che si sta facendo strada nella nostra società, – spiega Don Gianni – quella cultura che definisce la terza età come un tempo oltre la vita”.
E non è mancato anche il riferimento alla recente lettera pastorale del Vescovo di Verona, in cui il tema del silenzio ha ricoperto un ruolo chiave. “Il Vescovo invita tutti al silenzio ma non un silenzio muto, non quello di chi non sa cosa dire. Invita ad ascoltare la voce di queste persone che dall’alto della loro età ci danno tanto insegnamento e ci conservano le radici con la nostra storia, con il nostro passato”.
L’importanza del sostegno agli anziani è stata sottolineata più volte questa mattina, anche da Marta, una giovane ragazza che negli ultimi anni ha dato grande supporto a progetti di volontariato. “Organizziamo varie attività con gli anziani per stimolare la memoria ma anche le capacità motorie, in particolare modo delle mani per facilitare l’articolazione completa. Uno degli obiettivi principali rimane però la creazione di una coesione tra anziani e giovani e quindi coinvolgere sempre più le nuove generazioni. Ad esempio a San Valentino abbiamo parlato dell’amore in maniera molto profonda, cercando anche di risvegliare quei lati che sono stati dimenticati per rivivere il passato e condividere le esperienze”.