Forte scossa questa mattina nell’amministrazione comunale di Valeggio. I consiglieri di minoranza, Marco Dal Forno, vicesindaco e assessore all’Edilizia privata, Urbanistica, Cultura, Veronica Paon, assessore all’Ambiente, Cesare Menini, Presidente del Consiglio Comunale e Alessandro Remelli, ex assessore e attualmente consigliere comunale, hanno presentato le proprie dimissioni da consiglieri.
Lo stesso hanno fatto i 5 consiglieri dell’opposizione. In modo da far decadere il Consiglio comunale. La legge infatti prevede che se la metà più uno dei membri del Consiglio comunale si dimettono, è lo stesso d’organo a decadere. Quindi i 4 consiglieri usciti dalla maggioranza di centrodestra che fa capo al sindaco Alessandro Gardoni, sommati ai 5 dell’opposizione, fanno 9 consiglieri che sono esattamente la metà più uno per far decadere il Consiglio.
Ora, secondo la legge, sarà un decreto del Presidente della Repubblica, su richiesta del Ministro degli interni, a decretarne lo scioglimento. Che cosa succederà nelle more, visto che questa procedura implica necessariamente alcune settimane se non qualche mese? Allo scioglimento seguirà il commissariamento prefettizio per portare Valeggio a nuove elezioni che saranno sicuramente il 9 giugno, in abbinamento con quelle per il Parlamento europeo. Ma nel frattempo?
Cosa accade per l’amministrazione comunale di Valeggio?
Il primo effetto sarà la paralisi dell’attività amministrativa e l’impossibilità di approvare il bilancio, oltre alla destabilizzazione politica del comune, generando incertezza e domande riguardo al futuro amministrativo di Valeggio. Il vuoto lasciato dalle dimissioni in blocco dei consiglieri solleva interrogativi sulle prossime mosse dell’amministrazione locale e sulle misure che verranno adottate per garantire la continuità delle attività e dei servizi essenziali per la comunità.
Il momento è di incertezza politica e la popolazione di Valeggio resta in attesa di risposte e di azioni che garantiscano il funzionamento della macchina amministrativa.